Fond. Barsanti-Matteucci

Il Rotary e la Fondazione Barsanti e Matteucci

Se l’automobile ha compiuto, in 127 anni, passi da gigante lo si deve anche alla città di Volterra e ad una coppia di ‘inventori’ che qui hanno portato avanti i loro studi ed esperimenti: Barsanti e Matteucci.

Contrariamente a quanto si crede, infatti, la creazione del primo motore a quattro tempi – quello di Nikolaus Otto che, associandosi a Karl Benz, portò alla nascita del Benz Velociped datata 1886 – è la conseguenza della scoperta di un insegnante di fisica di Pietrasanta, Padre Eugenio Barsanti, e degli sviluppi realizzati assieme ad un ingegnere di Lucca, Felice Matteucci. Infatti il 6 giugno 1853, ben 14 anni prima rispetto al brevetto di Nikolaus Otto, Eugenio Barsanti e Felice Matteucci depositano all’Accademia dei Georgofili di Firenze (non esisteva ancora un ufficio brevetti) un documento con la descrizione dell’invenzione del primo motore a scoppio della storia.

Dieci anni prima di questa ‘ufficializzazione’ Barsanti aveva scoperto durante un esperimento nella sua aula del collegio San Michele di Volterra la possibilità di trasformare uno scoppio (in quel caso infiammando del gas) in forza meccanica. Dalla collaborazione con Matteucci venne sviluppata una ‘macchina’ capace di ripetere ciclicamente questa trasformazione ed ottenere così una costante erogazione di forza meccanica.

Il motore, frutto dello sviluppo del progetto, nell’intento dei due inventori toscani avrebbe dovuto servire da propulsore del battello “Il veloce” della Compagnia di navigazione Lariana di Como. Ne vennero costruiti due collaborando con due diverse fonderie. Il primo da 20 Cv non fu in grado di fornire il comportamento richiesto, il secondo da 8 Cv ebbe un discreto successo – come riporta un articolo de La Nazione pubblicato nel 1863 – tanto da portare alla nascita nel 1859 della ‘societa’ anonima del nuovo motore Barsanti e Matteuccì.

Negli anni che seguono però solo i motori di Jean Etienne Lenoir (datato 1860) e di Nikolaus Otto e Eugen Langen (del 1867) ottengono ampia fama e sono ricordati come pietra miliare nello sviluppo dell’automobile. Primo fra tutti quello conosciuto con il nome di Ciclo Otto dell’omonimo ingegnere tedesco che depositò il brevetto del primo motore a quattro tempi nel 1886. Ma gli stessi studi erano stati compiuti e pubblicati, nel 1862, dall’inventore francese Alphonse Beau de Rochas, il quale non aveva fatto altre che aggiungere la fase di compressione al motore di Barsanti e Matteucci.

L’idea di formare un’istituzione per promuovere e diffondere nel mondo la paternità dell’invenzione del motore a scoppio a Barsanti e Matteucci, è da ascrivere al Rotary Club di Lucca che nel 2000 dette avvio ad una commissione di fattibilità . Il 4 Giugno 2003 fu quindi costituita la Fondazione Barsanti e Matteucci, ottenendo il 30 Agosto 2004 il riconoscimento di personalità giuridica mediante l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche presso la Prefettura di Lucca. Tra i soci promotori oltre il predetto R.C .di Lucca, figurano la Fondazione C.R. Lucca, la Fondazione Banca del Monte di Lucca, la Camera di Commercio di Lucca e l’Associazione Industriali di Lucca. L’adesione del nostro Club, fu richiesta ed ottenuta nel marzo del 2004, cioè successivamente al convegno dell’11 Ottobre 2003 realizzato, con la collaborazione e l’assistenza della neo costituita Fondazione Barsanti e Matteucci. La nostra partecipazione, è stata molto apprezzata dagli altri membri societari, atteso che proprio nella nostra città nel 1841-42 , a cura di padre Eugenio Barsanti, mediante la così detta “PISTOLA DI VOLTA” (l’originale si trova conservato nella nostra Pinacoteca Comunale) furono condotti i primi esperimenti da cui poi ebbe origine l’invenzione del motore a scoppio. Per questi motivi, a differenza di altri importanti partecipanti, ci è stata assegnata una rappresentanza nel “Consiglio di Indirizzo”, che poi ci ha consentito di intervenire nelle scelte operative della Fondazione.

Abbiamo quindi ottenuto la realizzazione di due mostre : una nell’Aprile del 2006 ed una nel Maggio 2007; mostre che nell’arco di circa 10 giorni hanno ricevuto la visita e l’apprezzamento di migliaia di persone. I successi ottenuti ci hanno spinto a mantenere continui contatti con la Fondazione Barsanti e Matteucci e con le Istituzioni locali, portandoci ad ottenere,l’assegnazione di un locale nella Pinacoteca Comunale, dove è stata allestita una mostra permanente sul percorso dell’invenzione del motore a scoppio.

Il lavoro svolto dal nostro club in questi anni sembra quindi avviato ad una positiva conclusione, essendo sempre stato finalizzato ad ottenere l’accostamento di Volterra a questa importantissima invenzione, in modo da accrescere l’attrattiva culturale e turistica della nostra città, sempre nell’intento di dare una migliore prospettiva economica a tutta la zona. In questa occasione crediamo sia doveroso ricordare e rendere omaggio ai soci Franco Porretti e Stelvio Cosi, che già nel 1993, progettarono un convegno sullo stesso tema che, se anche poi non fu realizzato, ha dato a noi lo spunto per riprendere l’iniziativa e di raggiungere i risultati di oggi.

Il nostro Club ha avuto l’onore di ricevere da Gaetano Gifuni Segretario Generale della Presidenza della Repubblica il seguente telegramma : “ In occasione della giornata celebrativa del 150° anniversario dell’invenzione del motore a scoppio, il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento al gruppo per il valore scientifico dell’iniziativa. Agli organizzatori dell’evento e a tutti i presenti, il Capo dello Stato invia un saluto cordiale , cui unisco il mio personale”.